Come uscire indenni dall’Aeromonas Alley

Aeromonas Alley, così come definito in teoria, è quel range di temperatura dell’acqua del laghetto compreso tra i 5 °C e i 17 °C, in cui le nostre Koi sono più esposte al pericolo di infezioni batteriche causate dal genere Aeromonas.

Gli Aeromonas, che potete meglio conoscere in questo articolo, sono i batteri patogeni causa principale delle ulcerazioni, della corrosione delle pinne e della bocca e sono sempre presenti nei nostri laghetti ma riescono ad attaccare le nostre Koi solo quando esse diventano stressate o non hanno più la capacità di combatterli.

Pensate la cosa in questo modo: i germi sono sempre presenti nel nostro ambiente ma noi diventiamo molto più suscettibili a contrarre un raffreddore quando la nostra resistenza si abbassa, come quando abbiamo freddo o siamo stanchi.

Tutto questo è quindi correlato al sistema immunitario ed al concetto di immunità, ovvero quella condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo.

LE CURVE DI EFFICENZA

Guardiamo la tabella sottostante che confronta i livelli di efficienza di attività dell’ Aeromonas e del sistema immunitario delle Koi.

Aeromonas Alley

Come potete notare il batterio Aeromonas si attiva a circa 5 °C, rimanendo attivo ben al di sopra dei 30 °C. mentre invece, l’attività del sistema immunitario delle Koi comincia ad avere la capacità di combattere le infezioni a circa 8 °C, o giù di lì; purtroppo, in quel momento, l’ Aeromonas è già al 60 per cento della sua efficacia.

Da questa correlazione si evidenzia l’ Aeromonas Alley (in colore giallo) ovvero quella porzione di tempo / temperatura dove l’effetto dell’attività del batterio è così grande ed il sistema immunitario delle Koi è così debole, da creare nel nostro laghetto un elevato potenziale di patogenicità (capacità di un microorganismo di creare un danno).

COSA POSSIAMO FARE IN AEROMONAS ALLEY

Per contrastare questo rischio, quando le temperature stanno per entrare o sono in Aeromonas Alley, si possono e si devono adottare alcune misure in grado di ridurre la carichi batterica patogena.

Ne elenchiamo alcune:

– ridurre la quantità di alimentazione dei pesci, preferendo quelli immunostimolanti. La fonte primaria di cibo dei batteri Aeromonas sono le feci delle Koi.

– ridurre la quantità di sostanze organiche nel laghetto con una pulizia del fondo e dei filtri; ricordate che i batteri prosperano in ambienti organici elevati;

– effettuare un trattamento ossidativo biologico, consistente nella degradazione di tutte le sostanze organiche presenti nell’acqua, attraverso l’utilizzo di acido peracetico o di perossido di idrogeno o di permanganato di potassio;

– effettuare trattamenti di riduzione della carica batterica tramite battericidi come il Virkon o il Perossido di Idrogeno.

Alcuni protocolli di intervento suggeriscono inoltre, all’entrata nel range di temperatura dell’Aeromonas Alley, sia in discesa (autunno) che in salita (primavera) di aggiungere del sale al vostro laghetto, alla dose non inferiore al 0,2%- 0,3% mantenendolo per almeno due settimane al fine di consentire una riduzione del carico parassitario sul pesce, prevenendo infezioni secondarie da Aeromonas.

Un altro accorgimento usato nella pratica, nonchè quello che sembra funzionare al meglio, è l’utilizzo di preparati di microrganismi selezionati non patogeni supportati da enzimi catalizzatori. Ne esistono di molti tipi in commercio

Questo procedimento ci permette di eliminare i batteri Aeromonas sfruttando l’ esclusione competitiva (Competitive Exclusion CE), una dinamica dell’ecosistema del laghetto.

Cosa è l’esclusione competitiva?.

Immaginate che in una pianura africana si aggiri un grande branco di animali al pascolo, con ampie risorse a sostegno di una popolazione stabile sconosciuta e che uno sciame di locuste scenda nella pianura ed in poco tempo ne mangi tutta l’erba del pascolo.

In questo caso non rimane alcuna risorsa alla mandria che semplicemente muore se non può migrare verso un’altra risorsa non utilizzata.

Applicando questo principio all’ecosistema del laghetto è facile comprendere che potremmo sostituire la mandria al pascolo con i batteri patogeni, e la nostra CE (i batteri buoni e gli enzimi) rappresenti la locusta. L’unica differenza è che la nostre “locuste” in polvere, una volta che hanno eliminato le risorse non possono prendere il volo per una nuova area e ricominciare, così che nel nostro ecosistema anch’essi muoiono.

Detto questo per noi hobbisti è facile capire che se si hanno batteri nocivi patogeni residenti nell’ecosistema del laghetto, e si vuole diminuirne il loro numero è possibile, con l’uso di CE, saturare il sistema con batteri innocui, che competono con i batteri patogeni per la risorsa alimentare limitata disponibile.

In questo modo entrambe le specie eliminano dall’ecosistema il cibo, fino al punto in cui si esaurisce e quindi entrambi gli organismi muoiono.

La morte dei batteri buoni non è però un problema, perché se noi immettiamo settimanalmente una dose di mantenimento nel sistema, saremo in grado di assorbire qualsiasi risorsa alimentare di nuova formazione (rifiuti prodotti dal pesce) e quindi non avremo mai una fonte di cibo per costruire e per sostenere eventuali popolazioni significative di batteri patogeni.

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