Periodicamente, tra i Koi keeper, si ripropone la tormentata questione della somministrazione di carboidrati alle Koi.
Purtroppo, assistiamo sempre affrontare la questione “carboidrati SI” o “carboidrati NO”, attraverso scontri troppo verbali e poco documentali, tra chi afferma la liceità della somministrazione di piselli o cereali alle Koi e chi, invece, evoca a tale pratica (quantomeno concettualmente) scenari nefasti e conseguenze imprescindibili.
Pur convinti che i pesci onnivori come la carpa comune (Cyprinus carpio), usino l’amido alimentare più efficientemente rispetto ai pesci carnivori (anche se i meccanismi che possono spiegare tale capacità di specie di metabolizzare il glucosio non sono ancora pienamente compresi), dichiariamo subito di non avere assolutamente idea di chi abbia ragione o, addirittura, se vi sia una ragione di parte !!!!!
Il nostro contributo al dibattimento è cercare di capire quali lavori scientifici pubblicati prendano in esame la questione tanto dibattuta.
Nella nostra ricerca ci siamo imbattuti in questa ricerca scientifica condotta dal Dipartimento di Fisiologia della Facoltà di Biologia, Università di Barcellona e dal Laboratorio di Nutrizione dei Pesci della Stazione di Idrologia INRA (Francia) dal titolo “Risposta dell’ enzima esochinasi e del sistema insulinico ai carboidrati somministrati nella dieta della carpa comune ( Cyprinus carpio)” .
In questa ricerca è stata studiata la risposta della carpa comune a diete con diverse quantità di amido digeribile, fornito come farina di piselli (LP o HP, rispettivamente con 30 o 46% di piselli ) o come cereali (LW, HW, rispettivamente con il 30 e il 46% di frumento) e, successivamente confrontata con la risposta ad una dieta ricca di proteine e priva di carboidrati (CF).
Il gruppo di ricerca si è concentrato sull’ uso dei carboidrati nella dieta per esaminare la relazione tra: assunzione dieta di amido, attività dell’esochinasi epatiche (enzima del fegato), insulina circolante e del sistema recettore dell’insulina nel muscolo.
I risultati di laboratorio, dopo 10 settimane di alimentazione, hanno evidenziato come la concentrazione di glucosio nel plasma e l’attività dell’esochinasi epatica non siano state influenzate dal contenuto di amido digeribile ma, addirittura, sei ore dopo l’alimentazione, l’ attività enzimatica risultava maggiore nei pesci alimentati con diete a base di carboidrati. Allo stesso modo, l’attività dell’esochinasi risulta ancora maggiore nei pesci 24 ore dopo il pasto.
L’incremento di grasso e la ritenzione di proteine è risultata significativamente migliorata con una maggiore assunzione di amido digeribile, soprattutto nel gruppo alimentato HP (quello con il 46% di farina di piselli), che a sua volta, presenta i più alti livelli di insulina nel plasma.
Il numero di recettori per l’insulina è stata maggiore nel gruppo CF (quello senza carboidrati) che nel pesce alimentato con carboidrati, ad eccezione del gruppo HP. Ciò conferma che la carpa comune utilizza carboidrati alimentari in modo efficiente, soprattutto quando sono forniti dai piselli . Questa efficienza può essere correlata alla migliore risposta di insulina postprandiale osservata nel gruppo HP.
Ecco il testo integrale della ricerca : Response of hexokinase enzymes and the insulin system to dietary carbohydrates in the common carp, Cyprinus carpio
Conclusione
Ovviamente questa non è e non puo’ essere una risposta definitiva alla vexata quaestio, crediamo però che questo nostro piccolo mattoncino sia il metodo migliore (la ricerca di scientificità) per affrontare il complesso argomento.
Di certo una risposta però l’abbiamo portata a casa: i piselli non fanno male ……. quindi aveva ragione mia nonna ad insistere a farmeli mangiare da piccolo 🙂
One comment:
Molto molto interessante. Bravi ragazzi