Tra le sostanze disinfettanti che trovano largo impiego in acquacultura l’ Acido peracetico o perossiacetico (C2H2O3) è una sostanza utilizzabile in presenza di organismi acquatici.
Nella pratica di gestione dei laghetti e dei suoi abitanti risulta fondamentale, da parte del Koi Keeper, il controllo e l’intervento preventivo per contrastare lo sviluppo della flora microbica patogena e/o opportunista che è alla base di numerosi problemi patologici dei pesci.
Per far ciò, oltre alla buona pratica della gestione del laghetto, qualità dell’acqua e del mangime, risulta particolarmente utile anche effettuare interventi di disinfezione degli attrezzi, delle vasche, degli incubatoi e di tutte le strutture o superfici che vengono a contatto con l’acqua o direttamente sul pesce.
I disinfettanti ci vengono in aiuto, e con il termine generico di disinfettanti si intendono quelle sostanze che svolgono un’azione contro batteri, virus e funghi. L’azione di questi principi avviene attraverso meccanismi che interferiscono con la normale funzionalità delle cellule (permeabilità della parete cellulare, sintesi proteica, replicazione DNA).
Le sostanze con questa azione sono numerose, ma dovendo intervenire su un settore così delicato come quello acquatico è necessario orientarsi su una gamma di principi ristretta per evitare al massimo problemi di ecotossicità.
Come noto, per decenni si è fatto uso del Verde Malachite per la prevenzione e la cura di alcune patologie che sono diventate enzootiche negli allevamenti, come la Malattia del Rene Proliferante o PKD, le infestazioni da Saprolegna e le Ectoparassitosi causate da alcuni Protozoi ( Ichthyophthiriasi, Tricodiniasi). Le recenti normative comunitarie hanno vietato l’uso di questo presidio medico-chirurgico, per gli effetti mutageni, cancerogeni e teratogeni che possiede, per la possibile azione emolitica del suo principale metabolita, il leuco-verde malachite, nonché per la lunga persistenza di queste sostanze nei tessuti del pesce dopo l’eventuale trattamento.
L’uso dell’Acido peracetico su uova, avanotti o pesci adulti, viene equiparato ad un trattamento terapeutico e quindi tale sostanza viene considerata come farmaco veterinario, e non più disinfettante, con tutte le relative disposizioni normative (Reg. CE n.2377/90; Reg. CE n.726/2004)
Cos’è L’Acido peracetico?
E’ un composto ossidativo, e per composto ossidativo s’intendono quei composti dove sono presenti, da soli o in soluzione, l’acqua ossigenata (o perossido di idrogeno) e l’acido peracetico. Il meccanismo d’azione è dovuto all’ossigeno libero e dal gruppo OH che agisce ossidando il DNA e altri componenti cellulari dei microrganismi.
Chimicamente l’Acido peracetico (C2H4O3) è una miscela di acido acetico (CH3COOH) e perossido di idrogeno (H2O2) in una soluzione acquosa. E’ un liquido luminoso, incolore con un caratteristico odore pungente a pH basso (2,8).
L’acido peracetico è prodotto tramite reazione tra perossido di idrogeno ed acido acetico:
O O
|| ||
CH3-C-OH + H2O2-> CH3C-O-OH + H2O
acido acetico + perossido di idrogeno -> acido peracetico
L’acido peracetico può anche essere prodotto tramite ossidazione dell’acetaldeide. L’acido peracetico è prodotto solitamente in concentrazioni di 5-15%. Quando l’acido peracetico si dissolve in acqua, si scinde in perossido di idrogeno ed acido acetico, degenerando in acqua, ossigeno e anidride carbonica. I prodotti di degradazione dell’acido peracetico non sono tossici e possono dissolversi facilmente in acqua.
L’acido peracetico è quindi un ossidante molto potente, il cui potenziale di ossidazione supera quello del cloro.
Caratteristiche dell’ Acido peracetico
- Prodotto chimico aggressivo
- Reagisce al contatto (corrosivo, decolorante)
- Reagisce in modo no specifico con materiale organico (fango, alghe, ….)
- Non distingue tra ‘’ Buono ‘’ e ‘’Cattivo’’ (il filtro biologico deve essere isolato per almeno 3 – 4 ore)
- Può modificare transitoriamente i parametri dell’acqua (pH, ossigenazione)
- Resta attivi per minuti – poche ore (dipende dalla concentrazione del prodotto all’uso)
Cautele per la conservazione del prodotto:
- Non usare grandi contenitori perché è una sostanza volatile, l’effetto diminuisce con il tempo e il dosaggio non è più efficiente
- Conservarlo preferibilmente al buio, a temperatura ambiente ed in locale non accessibile
Come funziona la disinfezione tramite Acido Peracetico?
L’acido peracetico come disinfettante ossida le membrane esterne delle cellule dei microorganismi. Il meccanismo di ossidazione consiste in trasferimento di elettroni.
Quando si usa un ossidante più forte, gli elettroni vengono trasferiti ai microorganismi molto più velocemente, inducendo il microorganismo ad essere velocemente disattivato.
Tabella di comparazione della capacità di ossidazione dei vari disinfettanti
Disinfettante | EV (volt elettronici) |
Ozono | 2,07 |
Acido paracetico | 1,81 |
Diossido di cloro | 1,57 |
Ipoclorito di sodio | 1,36 |
Efficacia dell’Acido Peracetico
L’acido peracetico può essere applicato per la disattivazione di una grande varietà di microorganismi patogeni: batteri, protozoi. Inoltre disattiva i virus e le spore.
L’attività dell’Acido peracetico è appena influenzata dai composti organici che sono presenti nell’acqua. Tuttavia, il pH e la temperatura influenzano l’attività dell’acido peracetico. L’Acido peracetico è più efficace quando il livello di pH è pari a 7 che ad una gamma di pH fra 8 e 9. Ad una temperatura di 15°C ed un livello di pH pari a 7, è necessaria una quantità di Acido peracetico cinque volte superiore per disattivare efficacemente gli agenti patogeni rispetto in condizioni di pH pari a 7 e una temperatura di 35°C.
Inoltre molti sono gli studi effettuati in acquacultura sull’utilizzo del binomio perossido/peracetico nel trattamento di parassiti esterni, negli USA per esempio un prodotto molto utilizzato è il MinnFinn che utilizza proprio questo binomio.
Qui è possibile leggere uno studio di applicazione: Studio efficacia peracetico
PROTOCOLLO D’USO NEL LAGHETTO CON PESCI
Il protocollo d’uso è stato calibrato sul prodotto DETOX SA della ditta ORPC, un Presidio Medico Chirurgico (n°18558) già utilizzato e testato sulle Koi da diversi appassionati.
Attenzione !!!! SOLO per questo prodotto le diluizioni proposte dal presente protocollo considerarsi testate e sicure; in commercio vi sono altri prodotti analoghi con concentrazioni diverse dei componenti e quindi le diluizioni per l’uso sono molto diverse.
Per esempio, un prodotto analogo il Wofasteril E400, che presenta una concentrazione molto più alta dei principi attivi, ad un dosaggio di 2,5 ml/1000 lt d’acqua ogni otto ore e per una settimana è efficacie contro l’Ichthyiophirius .
Utilizzate quindi grande cautela quando definite le dosi per questo principio attivo in quanto se usato in modo scorretto provoca rapidi e mortali deterioramenti alle lamelle branchiali
Come possiamo vedere nell’immagine del prodotto la simbologia classifica il prodotto come:
COMBURENTE: Quindi è una sostanza che facilita la combustione ed impedisce di combattere le fiamme. Precauzioni/Sicurezza: evitare il contatto con materiali combustibili.
CORROSIVO: Quindi è una sostanza corrosiva che causa la distruzione di tessuti viventi e/o materiali viventi Precauzioni/Sicurezza: non inalare ed evitare il contatto con la pelle, gli occhi e gli abiti.
Si deduce come sia importante la somministrazione corretta del prodotto e l’uso dei DPI, dispositivi di protezione individuali, come guanti e mascherina quando andremo a diluirlo per l’uso.
Diluizione per l’uso in acqua con pesci:
1) per la riduzione della carica batterica totale: singola dose di 5 ml per 1000 litri d’acqua
2) in caso di infezioni batteriche ulcerose o infestazioni di protozoi:
1o giorno | 5ml/1000 lt |
2o giorno | 10ml/1000 lt |
3o giorno | 15ml/1000 lt |
4o giorno | 20ml/1000 lt |
5o giorno | 20ml/1000 lt |
3) in presenza di parassitosi di Gyrodactylus e Dactylogyrus: 20ml/1000 lt per un totale di 3 volte : 1° – 6° – 12° giorno
E’ buona norma durante la somministrazione del prodotto fermare il ricircolo dell’acqua del laghetto in quanto il prodotto non distingue tra microrganismi buoni o cattivi e garantire un’ottima areazione.
La degradazione del prodotto avviene in circa 4 ore e dopo può ricominciare il ricircolo dell’acqua nella camera del biologico.
Letture di approfondimento:
Low-Dose Hydrogen Peroxide Application in Closed Recirculating Aquaculture Systems
Hydrogent®: a new therapy in the aquarium field
Bibliografia:
- ASGP (sistema gestione progetti) –Corso sui metodi di disinfezione
- Ancora sui disinfettanti – dott.ssa Sandra Zanchetta, Medico Veterinario – Bologna
- Water treatment Solution – LENNTECH –
- Il controllo delle malattie dei pesci nel bacino del Mediterraneo – IZSP Umbria e Marche –
- Prevenzione e terapia in acquacoltura – dott. Andrea Fabris –SIPI (Società Italiana di Patologia Ittica) consulente ETP (Ente Tutela Pesca) del Friuli Venezia Giulia
- Biosicurezza in Acquacoltura – dott. Andrea Fabris – SIPI (Società Italiana di Patologia Ittica) consulente ETP (Ente Tutela Pesca) del Friuli Venezia Giulia
4 comments:
Molto interessante complimenti Anna gran bel lavoro
guardando sul sito della orpc ho notato con il prodotto con codice DT00040 ha un nome diverso, ovvero ACTION SYSTEM DHP, mi confermate che si tratta dello stesso prodotto?
vedo che il codice è riportato sull’etichetta. Il prodotto si chiamava detox, ora non so se hanno cambiato il nome o riassegnato i codici. Dovresti chiedere alla ditta.
grazie, comunque oggi mi sono informato, il prodotto è lo stesso…., vendono solo confezioni da 30 lt. a 10 euro al litro+ iva bisognerebbe comprarlo in società!!!!