Come e perchè ha realizzato il suo filtro a carta autocostruito l’amico Apemaia-82.
……. La mia avventura con il laghetto per carpe Koi è iniziata nel 2009! Perché avventura? Perché tanti sono stati i cambiamenti che ho apportato al mio laghetto rispetto alla prima realizzazione, soprattutto nella parte tecnica, motore portante di tutto il sistema laghetto.
Ho realizzato un laghetto di circa 6000 litri, e avendo uno spazio limitato, ho acquistato un filtro a camere di tipo economy da 330 litri. Pensavo di avere così un filtro biologico più che sufficiente per le mie Koi! Ma mi ritrovai ben presto ad avere problemi nella filtrazione con acqua torbida, alghe e valori non ottimali pur avendo nel laghetto poche carpe Koi. Il filtro a camere era allestito con delle spazzole e dei fogli di Matala, e la parte biologica con vari tipi di materiali per biologico.
Mi ritrovo così a dover fare una manutenzione molto frequente poiché le spazzole trattenevano solo lo sporco più grossolano come alghe e foglie, lasciando però filtrare lo sporco medio e fine nelle camere a seguire, ed i miei interventi di manutenzione del filtro erano fatti al massimo ogni 10 giorni. Allora provai ad eliminare le spazzole e le sostituii con altri fogli di Matala: quindi due camere erano allestite con Matala e una camera con il materiale biologico. La qualità dell’acqua migliorò e gli interventi di pulizia furono diradati: per la manutenzione del filtro impiegavo più o meno un’ora di tempo ogni 20-25 giorni.
ll tempo passava ed inevitabilmente le carpe Koi crescevano sia di lunghezza che di numero, e con otto carpe Koi dai 20 ai 40 cm, anche l’inquinamento dell’acqua aumentava, ed il filtro biologico si dimostrava insufficiente a svolgere il suo compito. Le camere con la Matala erano sempre molto sporche, ma anche le camere con il materiale biologico era ricoperto di sporcizia: era ovvio che la filtrazione meccanica era insufficiente.
Cominciavo a stancarmi di dover perdere tutto quel tempo per la pulizia del filtro e così decisi che era arrivato il momento di intervenire drasticamente per migliorare tutto il filtro, ma soprattutto la parte meccanica.
Ma quale filtro meccanico?
Cominciai a cercare informazioni sui filtri meccanici in internet, e seguendo anche la ‘’corrente del momento’’ mi convinsi che il filtro a griglia ricurva (tipo Sieve) potesse assolvere le mie esigenze e cosi acquistai un Compact Sieve con griglia da 250 micron. Il risultato fu sorprendente, ed è ancora in uso, e riusciva a raccogliere sia lo sporco grossolano che quello medio allungando così a 30-40 giorni la manutenzione del filtro.
Mi rimaneva solo la pulizia delle camere con Matala, ma oltre a questo, pur vedendo che l’acqua del laghetto era limpida e pulita e quindi notevolmente migliorata, e molti di voi mi comprenderanno quando dico che non ci si accontenta mai della qualità dell’acqua e volevo vederla cristallina !!!
Cominciai allora una nuova ricerca su internet e mi imbattei in due tipi di filtri meccanici al dir poco sbalorditivi per il grado di filtrazione: il filtro a carta e il filtro a tamburo.
Erano veramente interessanti e mi lasciavano stupefatto per i risultati che avrei potuto ottenere, ma erano ‘’stupefacenti’’ anche nel prezzo e nelle dimensioni, e non potevano adattarsi allo spazio che avevo nel mio giardino, ma soprattutto al mio portafoglio!!! Scartai subito il Trommel per il costo molto più elevato rispetto al primo e per la difficoltà che avrei trovato se avessi voluto costruirmelo.
Vidi un filtro a carta auto costruito da un rivenditore specializzato con un costo inferiore ai modelli in commercio, ma pur sempre troppo ingombrante per le mie esigenze. Vidi in funzione questo tipo di filtro, e gli chiesi se sarebbe stato possibile realizzarlo di dimensioni più piccole, ma me lo sconsigliò dicendo che non avrebbe mai funzionato.
Grazie a questa frase in me scattò una molla, e sfidando l’impossibile, cominciai l’avventura di costruirmi un mini filtro a carta!
Mini filtro a carta auto costruito
Perché ho voluto a tutti i costi questo filtro?
Perchè volevo una filtrazione meccanica superiore a quella che già ottenevo con il Compact Sieve, ma avevo il problema dello spazio, quindi misure obbligate e soprattutto di costi di realizzazione.
Il primo tentativo
Compresi subito che riprodurre in scala molto ridotta il modello proposto dal rivenditore con rete di supporto a V e mettendo per le mie esigenze un rotolo di tessuto largo solamente 30 cm sarebbe stato complicato e con scarso risultato, non per la misura della carta, ma per la difficoltà di costruire dei rulli facili da estrarre in caso di bisogno e in grado di tenere la carta appoggiata alla griglia di sostegno.
Poi l’acqua avrebbe fatto troppa pressione sulla carta adagiata alla grigia di sostegno e quando il sistema di riavvolgimento della carta si attivava e avendo la carta una naturale elasticità, la carta si stirava troppo lasciando scoperta la griglia con conseguente passaggio di sporco non filtrato che sarebbe filtrato agli stadi successivi dell’impianto di filtraggio.
Il secondo tentativo
Ricomincio la ricerca sul web e scopro il modello Bio Fleece Filter della Sibo.nl che lavora con un sistema diverso. La carta non è tenuta ferma sulla griglia dai rulli, ma ruota assieme alla griglia stessa che è avvolta a formare un cilindro tipo il tamburo del trommel Filter. Questo assicura un’aderenza più sicura della carta alla griglia e minor sforzo in trazione del motore.
Parte il progetto
Carta e penna, metro alla mano calcolo i volumi utili e faccio uno schizzo con le misure facendo delle prove mentali di funzionamento guardando e riguardando foto e filmati (purtroppo pochi) su internet del modello originale per scovare anche il più piccolo particolare…dopo due settimane di studio e ricerca del materiale più idoneo capisco che
Si-può-fa-re!!!!
Il prototipo a conti fatti dovrebbe avere al massimo un ingombro di 60x
50 cm e la capacità filtrante di un filtro a carta più grande in volume, ma con lo stesso rotolo di carta da 60 cm (misura più facile da trovare in commercio e più performante) …perfetto per il mio spazio e il mio laghetto!
Elenco dei materiali
PVC nero da 10 mm e grande 1×2 mt.
Colla “TANGIT
Silicone per PVC
Viti q.b. in acciaio inox
Canalina da elettricisti da 20mm da
PVC arancione da idraulica da 200mm
Rete metallica zincata con maglie da 8mm
Tubi di entrata e uscita in PVC da 75mm di diametro rapportati alla potenza della pompa
Due galleggianti per livello dell’acqua
Un alimentatore a 12 volt 10 A
Due relè
Due temporizzatori
Rotolo di carta di tessuto non tessuto da filtrazione
Perché ho scelto questi materiali e relativi costi
Per motivi di praticità e facilità nella lavorazione e costi, ho preferito il PVC perché riuscivo a tagliarlo facilmente anche con gli strumenti da hobbistica, ma è meglio andare da un falegname che sicuramente ha strumenti di taglio e foratura più precisi.
Il PVC inoltre è facilmente incollabile con l’apposita colla “TANGIT” ed è compatibile con la maggior parte della raccorderia in vendita per i laghetti.
Oltre alla colla per PVC è utile anche l’uso di silicone per PVC e viti che consiglio in acciaio inox.
Il mio prototipo super collaudato di filtro a carta è di tipo pompato, cioè l’acqua entra spinta dalla pompa situata nel laghetto ed è stato costruito utilizzando una lastra di PVC nero da 10 mm e grande 1×2 mt. (Acquistato per circa 150 Euro)
Per i rulli di tensione della carta e quello di riavvolgimento della carta sporca ho usato della semplice canalina da elettricisti da 20mm (5-8€)
Per il tamburo rotante ho usato del tubo in PVC arancione da idraulica da 200mm dove poi ho ricreato delle finestre per il passaggio dell’acqua, ma senza alterare troppo la struttura del tubo che deve rimanere rigido.
La rete del tamburo è una semplice rete metallica zincata che si trova in ferramenta con maglie da 8mm a 2-5€
I tubi di entrata e uscita sono in PVC da 75mm di diametro rapportati alla potenza della pompa.
Componenti elettrici
La parte elettrica che fa funzionare il filtro è una soluzione molto semplice ed economica che può sempre essere migliorata utilizzando sistemi elettronici più sofisticati, ed è costituita principalmente da:
-due galleggianti (6-8 €) per livello dell’acqua, uno per fare avanzare la carta quando è sporca, l’altro si mette in funzione in caso di emergenza spegnendo la pompa per un tempo x se il primo galleggiante si bloccasse e il filtro rischierebbe così di trasbordare,
-due relè e due temporizzatori programmabili per il funzionamento del motore e del blocco di emergenza della pompa del laghetto (negozio di elettronica a 50-60€)
-un alimentatore a 12 volt 10 A (Ebay 12-25€)
-un motore a 12 volt con riduttore di velocità, nel mio caso un semplicissimo motore da tergicristallo, e comperato su Ebay o in autodemolizione per 15€
-viti e altri materiali per l’assemblaggio si trovano tranquillamente nelle ferramenta.
Carta
Il rotolo di carta o meglio tessuto non tessuto da filtrazione è realizzato su misura da una ditta specializzata che realizza solo tessuti per filtrazione anche su misura di diverso materiale e tipo in base al liquido da filtrare.
Il rotolo è largo 60 cm e lungo 250mt ed il costo a rotolo è di € 29 – la durata da 20 gg a 2-3 mesi in base alla quantità di sporco in acqua e al carico di pesci.
Esistono in commercio rotoli più economici e più lunghi usati in agricoltura, ma attenzione alla grammatura perché non sono realizzati per questo scopo.L’avvolgimento sulla bobina inoltre non è sempre centrata e ci possono possibili inceppamenti della carta.filtro a carta filtro a carta
Il filtro è dotato di una valvola di fondo per lo scarico del sedimento o per operazioni di lavaggio (materiale di recupero).
Miglioramenti
Il filtro come detto all’inizio è ancora un prototipo anche se ormai è in funzione da due anni senza problemi e i risultati sono evidenti.
Si potrebbero usare materiali di qualità migliore per i porta rulli, ed il sistema di trasmissione motore-rullo per la carta esausta.
Sarebbe utile il fondo inclinato e non piatto per facilitare la raccolta ed eliminazione attraverso lo scarico di fondo del sedimento che si forma.filtro a carta filtro a carta
Si potrebbe realizzare un coperchio idoneo che riesca a rendere isolato dal freddo il filtro per l’inverno per scongiurare il rischio di formazione di ghiaccio al suo interno, che potrebbe creare rotture della carta o inceppamenti.
Migliorabile anche la copertura del motore che anche se a bassa tensione sarebbe bene che lavorasse al riparo dalle intemperie.
Sostituire la rete zincata del tamburo con una in acciaio inox o plastica rigida.
Manutenzione attuale del filtro
Attualmente con le modifiche apportate sia alla filtrazione meccanica che biologica, la manutenzione è nettamente più facile e rapida: la pulizia del Compact Sieve mi richiede non più di 2 minuti al giorno, e per la pulizia del filtro a carta impiego circa 10 minuti alla settimana per sostituire il rotolo di carta esausto. filtro a carta
Le camere del filtro biologico sono a letto fluido con una bassissima manutenzione di circa 30 minuti ogni due mesi.
Conclusioni
Per la realizzazione del progetto, ovviamente senza contare le ore di progettazione e realizzazione, il costo del prodotto è veramente basso rispetto ai modelli professionali, ed il filtro funziona allo stesso modo dando gli stessi risultati e grande soddisfazione dimostrando che con un po’ di ingegno e manualità si riescono a fare grandi cose!
Per pregi e difetti rispetto ad altri modelli di filtro meccanico, vi invito a visitare la sezione apposita sulla Gazzetta delle Koi presente nel sito da cui mi sono ispirato.
Qualche immagine …. (clicca per ingrandire)
Questo è il risultato di tanto lavoro …… ma ne valeva la pena …… perché questa è la mia passione!
6 comments:
Eccellente realizzazione. Ho sempre guardato con una punta di invidia chi è dotato di pregevole manualità.Bravo Simone, sicuramente sarai un esempio stimolante per molti appassionati.
Grazie Roberto e grazie anche ad Anna per la revisione del testo 😆 sono a disposizione per qualsiasi informazione.
Bravissimo Simone mi sa che a breve ti devo rompere le scatole mi interessa molto questo tipo di filtro meccanico
Sorprendente! i miei complimenti, lavoro eccellente! ma…è troppo per caso chiedere un video breve breve dove vediamo il filtro in funzione? :-*
Grazie Uge! Il funzionamento del filtro a carta non è molto scenografico come un trommel ,la sua prestazione dal momento che il galleggiante richiama nuova carta pulita dura poco più di un secondo ..è di più il tempo che si aspetta perché si sporchi la carta. Non penso quindi che un video possa essere interessante, però se proprio interessa posso farlo.
Ciao Simone sei un grande anch’io sono un fai da te