La corretta gestione di un laghetto non può prescindere dall’immissione periodica di batteri. Questi, sono indispensabili per la trasformazione dei residui organici dei pesci e dei vegetali.
Categoria: L’ Ambiente in cui vivono
L’ Ammoniaca è un composto dell’azoto di formula chimica NH3. E’ una sostanza gassosa allo stato puro ed estremamente tossica, molto solubile in acqua e ne determina una tendenza alla alcalinità.
II nitriti sono composti azotati, formati da azoto (N) e ossigeno (O), e rappresentano il primo stadio della trasformazione dell’ammoniaca nel ciclo dell’azoto, attraverso un processo chiamato nitrificazione. Questa fase è cruciale per il ciclo dell’azoto (vedi articolo: Azoto: il ciclo completo) poiché prepara l’ammoniaca a essere ulteriormente trasformata in nitrati, meno tossici per l’ambiente acquatico. Il processo di nitrificazione è reso possibile da batteri specializzati, come i Nitrosomonas, Nitrosospira[…]
I Nitrati, formula chimica NO3, rappresentano lo stadio finale della trasformazione dell’ammoniaca nel processo noto come nitrificazione. I nitrati non sono tossici per il pesce come invece lo sono ammoniaca e nitriti, ma oltre certi valori possono essere un fattore di stress nel pesce e causa di disfunzioni riproduttive, diminuita resistenza alle malattie, lentezza dei processi di guarigione e stentata crescita. L’eccesso di nitrati in un laghetto produce numerose alterazione all’ecosistema. L’eccesso[…]
Il ciclo dell’azoto è, come dice il nome, il percorso che compie l’azoto partendo dall’atmosfera terrestre di cui è componente principale attraverso l’integrazione in sostanze organiche, per poi venire riconsegnato al suo naturale serbatoio atmosferico.
La formazione del biofilm è un processo dinamico con cui i batteri aderiscono ad una superficie solida passando dalla forma fluttuante allo stato aggregato
La biochimica del ciclo dell’azoto ci aiuta a comprendere i processi biochimici che avvengono all’interno del nostro laghetto o filtro biologico.
Conferenza sul Filtro Anossico tenuta dal Dr. Franco Prati in Cesena il 4 settembre 2011 in cui illustra il principio della filtrazione anossica.
Il Dr. Franco Prati ha talmente e “ferocemente” promosso la filtrazione anossica da poterne esserne senza dubbio considerato, sul suolo italiano, il padre putativo.
Il Dr. Novak è l’autore di un e-book di oltre 120 pagine nel quale spiega dettagliatamente i critieri ed i principi di funzionamento del suo filtro.
Per ragioni commerciali uno dei principali ingredienti del filtro non era reperibile in Italia . Questa è la storia del primo filtro anossico in Italia.
Argilla e laterite sono i costituenti base del filtro anossico, la prima come materiale di riempimento del cesto biocenosico, la seconda come nucleo centrale dello stesso.
Il test del filtro Novack, iniziato il giorno 28 agosto 2010, è stato eseguito analizzando giornalmente i valori di ammonio, nitrati e fosfati di due laghetti con i due sistemi alternativi di filtrazione biologica: l’aerobico e l’anaerobico.
Nell’acqua l’ Ossigeno disciolto (DO) è presente in modo naturale, ma essa è in grado di trattenerne solamente una piccola frazione di questo elemento
Il Fosforo è l’elemento chimico avente numero atomico 15 e simbolo P, non si trova in natura allo stato nativo, ma incluso nelle molecole di fosfato, che ha carica negativa (anione), e formula chimica PO43−.
Il Cloro è un agente tossico per la fauna ittica che veniva impiegata massicciamente per la depurazione delle acque municipali.
Il pH è definibile come la concentrazione degli ioni H+ (dal latino pondus Hydrogenii: peso degli ioni idrogeno) di una soluzione ed è espressa su base logaritmica negativa.
Il KH, o durezza carbonatica, è la misura della alcalinità dell’acqua prodotta dalla presenza di carbonati nell’acqua (CO32- e HCO3-).
Il GH è la misura della durezza totale dell’acqua (General Hardness), ovvero della concentrazione in acqua dei metalli divalenti.
Il TDS (Total Dissolved Solids) è definito come la somma dei minerali, sale, metalli, sotto forma cationica o anionica, disciolti in acqua.
ORP (Oxidation/Reduction Potential), noto anche come potenziale Redox, può essere definito come la misura dell’abilità di un sistema di eliminare i detriti.
Ogni specie acquatica presenta una sua temperatura ottimale. Se la temperatura si allontana troppo da questo valore o intervallo, il pesce soffre.