Le verminosi sono malattie provocate da parassiti noti come Vermi. Questi parassiti possono causare gravi epidemie, talvolta anche letali, soprattutto quando l’infestazione è molto elevata e si verifica in condizioni di sovraffollamento o di scarsa qualità dell’acqua.
Le infezioni parassitarie sono un problema significativo sia per l’uomo che per gli animali, e possono avere impatti devastanti sulla salute e sull’equilibrio degli ecosistemi.
Classificazione e Caratteristiche dei Vermi
In zoologia sistematica, il termine “Vermi” (o Vermidii, Elmintidi, Elminti) è stato usato per descrivere un gruppo molto ampio di organismi animali, accomunati da alcune caratteristiche distintive come la simmetria bilaterale, l’assenza di appendici articolate, un corpo molle e allungato, che può essere schiacciato (come nel caso dei Platelminti), filiforme o cilindrico (Nematelminti e altri), oppure segmentato (come negli Anellidi).
Platelminti
I Platelminti, comunemente noti come vermi piatti, rappresentano il gruppo più semplice di vermi e sono tra i primi animali a sviluppare la capacità di movimento autonomo, utilizzando le ciglia di cui sono dotati. Il loro corpo è tipicamente allungato e appiattito, con una simmetria bilaterale che facilita il movimento in una direzione specifica.
La loro struttura anatomica è relativamente semplice: possiedono un’unica apertura attraverso la quale si nutrono e espellono le sostanze di rifiuto, poiché sono privi di un vero e proprio ano.
All’interno dei Platelminti si distingue l’Ordine dei Trematodi. Questi parassiti sono ecto ed endoparassiti di piccole dimensioni. Il termine “Trematodi” deriva dal greco “Trema”, che significa “foro”, riferendosi erroneamente alle ventose che possiedono, scambiate in passato per dei fori.
I Trematodi presentano simmetria bilaterale, sono appiattiti dorsoventralmente e generalmente non segmentati. La maggior parte delle specie ha una forma ovale o lanceolata e dimensioni comprese tra 10 e 30 mm.
Trematodi: Caratteristiche e Struttura
I Trematoidi possiedono solitamente due organi di fissaggio: una ventosa orale situata vicino all’estremità anteriore del corpo e una ventosa ventrale, chiamata anche acetabolo.
La posizione dell’acetabolo può variare da anteriore a posteriore, con numerose posizioni intermedie, a seconda della specie.
Alcune specie possono essere prive di una ventosa o addirittura di entrambe.
I Trematodi che infestano i pesci sono generalmente ermafroditi, il che significa che ogni individuo possiede sia organi riproduttivi maschili che femminili, facilitando così la riproduzione in condizioni difficili.
Monogenei: Parassiti dei Pesci
Tra i Trematodi, l’Ordine dei Monogenei merita particolare attenzione. Questi parassiti ermafroditi infestano principalmente pesci, vertebrati acquatici e anfibi a sangue freddo, e occasionalmente anche invertebrati acquatici.
I Monogenei si trovano prevalentemente nella camera branchiale, sulla pelle, nella cavità buccale o in organi che comunicano con l’esterno, come narici, cloaca o vescica. Una caratteristica distintiva di questi parassiti è che non richiedono un ospite intermedio per completare il loro ciclo vitale, rendendo la loro diffusione più rapida in ambienti infestati.
I Monogenei sono dotati di un sistema di ancoraggio molto efficace. Presentano una ventosa orale anteriore e una struttura adesiva posteriore chiamata “opisthaptor”. Questa è dotata di ancore, uncini e ventose che permettono al parassita di attaccarsi saldamente all’ospite.
L’organo adesivo anteriore, o “prohaptor”, può includere dotti ghiandolari che si aprono lungo i margini laterali dell’estremità anteriore del corpo, talvolta associati a strutture ghiandolari formate da ventose.
Polyonchoinea e Famiglie Associate
All’interno della classe Monogenea troviamo la sottoclasse Polyonchoinea, che comprende diverse famiglie come i Dactylogiridae, i Gyrodactylidae, gli Ancyrocephalidae e i Tetraonchidea. Questi parassiti sono particolarmente adattati alla vita su organismi acquatici e possono causare gravi danni ai pesci, specialmente in allevamenti intensivi dove le condizioni di sovraffollamento e lo stress rendono gli ospiti più vulnerabili alle infestazioni.
Le infestazioni possono portare a un calo della qualità della vita degli animali infestati, riduzione della crescita, lesioni cutanee e, in casi estremi, alla morte.
Prevenzione e Controllo delle Verminosi
La gestione delle verminosi richiede un approccio integrato che includa la prevenzione delle infestazioni attraverso il miglioramento della qualità dell’acqua e la riduzione del sovraffollamento, l’uso di trattamenti antiparassitari mirati e la quarantena per i nuovi arrivi negli allevamenti.
È essenziale monitorare regolarmente la salute degli animali e adottare misure preventive per evitare che le infestazioni si diffondano e causino danni significativi alla popolazione animale e all’ambiente circostante.
In conclusione, le verminosi rappresentano un problema complesso e multifattoriale che richiede un’attenzione costante e un approccio sistematico per la prevenzione e il controllo.
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By: Roberto Opizzi
Roberto è il webmaster di LGDK e vive tra il Lago di Garda e Monaco di Baviera.
Sin da piccolo affascinato dal mondo acquatico è oggi affetto dalla sindrome da Koi-te acuta.
Alla passione per le Koi ha unito la sua predisposizione alla ricerca e alla consapevole comprensione dei fenomeni ad esse legati.
Insieme agli amici Lio Fornellino e Fabio Quaglini ha fondato l’ IKC – Italian Koi Club. -
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