fabbisogno nutrizionale

Fabbisogno nutrizionale delle Koi

Le Koi sono animali ectotermici e specificatamente poichilotermici, il cui metabolismo perciò dipende sostanzialmente dalla temperatura dell’ambiente acquatico in cui vivono e quindi, poichè il fabbisogno nutrizionale è strettamente legato al variare del loro tasso metabolico, più aumenta la temperatura dell’acqua e maggiore sarà il loro fabbisogno nutrizionale.

Da ciò deriva la necessità di aumentare la quantità di cibo al riscaldarsi dell’acqua nonchè, specularmente, diminuirne di quantità quando l’acqua si raffredda.

Tradizionalmente nel nostro clima freddo si riduce la frequenza/quantità del cibo fino ad una temperatura di 10° arrivando ad alimentare le koi, in modo discontinuo, fino al raggiungimento di 7,2° anche se, ora in commercio esistono mangimi invernali che possono essere somministrati fino a 5-6°C. Questi mangimi ad alta digeribilità consentono al koi keeper di “stressare” in misura minore la koi durante l’inverno ed arrivare alla ripartenza primaverile in condizioni di minor digiuno.

Ecco rappresentata una tabella di somministrazione di tipo tradizionale: fabbisogno nutrizionale

10-13°C 1-2 volte a settimana
14-15°C 2-3 volte a settimana
16-17°C 1-2 volte al giorno
18-19°C 2-3 volte al giorno
20-22°C 3-4 volte al giorno
23-26°C 5-6 volte al giorno
26-30°C 3-4 volte al giorno

Come i grandi vertebrati le Koi necessitano per la loro dieta di proteine, grassi, carboidrati, vitamine, minerali, e acqua; quest’ultima, ovviamente, è prontamente disponibile dai pesci dal loro ambiente acquatico. Poichè sono onnivore, ovvero mangiano qualsiasi cosa, esse trovano in natura una ampia varietà di cibi disponibili per i loro bisogni nutrizionali come insetti, vermi, uova di pesce, alghe e piante acquatiche. Oltre al fatto che ciò nei nostri pond è raramente possibile in quantità sufficienti è di fondamentale importanza conoscere i principi nutritivi di cui le koi abbisognano al fine di utilizzare cibi commerciali, o prepararne in casa, le cui formulazioni coprano tutte le loro necessità nutrizionali. A questa necessità è aggiunta la ricerca sia di un adeguato equilibrio tra proteine alimentari ed energia utilizzata dal pesce per permettere una sua crescita ottimizzata ed un suo corretto sviluppo di tessuto magro che di un alto livello di digeribilità in quanto le frazioni di nutrienti alimentari che sono eliminate con le feci rappresentano componenti non digerite che, oltre ad inquinare l’ambiente acquatico, non contribuiscono alla nutrizione del pesce. (Vedi anche Utilizzo dei probiotici in acquacultura )

Il koi keeper purtroppo, fermo restando che non esistono schemi alimentari ottimali che considerino anche il genotipo e la velocità di accrescimento oltre alla temperatura dell’acqua e la taglia, non sempre dispone di tabelle di razionamento aggiornate che tengano conto delle caratteristiche degli attuali mangimi e può quindi facilmente eccedere nella distribuzione dell’alimento.

Alimentarle con mangimi a pellets (galleggianti o affondanti) rende anche semplice controllarne il livello di sazietà e ci consente di adeguare la somministrazione che risulterà adeguata in quantità qualora il cibo sia consumato in circa 5 minuti; se tutto il cibo è consumato in un tempo inferiore molto probabilmente la quantità sarà insufficiente e dovremmo somministrarne altro. Poichè le carpe non hanno lo stomaco per immagazzinare cibo esse tendono a mangiamo poco ma frequentemente. Le giovani tosai possono mangiare 3-5 volte al giorno, mentre le koi mature possono mangiare 1-2 volte al giorno.

La sovralimentazione è più rischiosa per la salute che la fame. Infatti le Koi in salute, anche in piena attività metabolica, possono stare giorni o anche una settimana senza prendere cibo, mentre la sovralimentazione è causa di obesità, della sindrome da fegato grasso, oltre ad inquinare l’acqua producendo ammoniaca tossica. La sovralimentazione è un rischio sempre presente specialmente quando sono altre persone a prendersi cura del nostro laghetto mentre siamo in vacanza!. In questa situazione, se non disponiamo di mangiatoie automatiche che devono solo essere rifornite, è consigliabile mettere la corretta dose di cibo in sacchetti divisi, recanti l’indicazione dei giorni e del tempo in cui devono essere usati, garantendo così che la mancanza di totale disponibilità di cibo ai temporanei custodi prevenga la sovralimentazione.

Oltre ai cibi preparati disponibili in commercio, gli amanti del fai-da-te, possono essere somministrati alle koi anche cibi freschi come verdure cotte, piselli o mais. In generale comunque il cibo/die necessario per animali adulti è corrispondente al 1- 3% del peso del pesce mentre per le giovani koi si dovrebbe arrivare al 2 – 6 %.

Fabbisogno nutrizionale : PROTEINE

Le proteine costituiscono la parte principale della dieta delle koi in rapporto al totale del cibo assunto; le Koi in crescita necessitano di almeno il 40 – 47% di proteine nella loro dieta, mentre per le koi mature è consigliabile ridurre al 30 – 38% il livello di proteine. fabbisogno nutrizionale

La proteine contenute nel cibo sono scisse, dagli enzimi contenuti nel tratto gastrointestinale, in 20 differenti aminoacidi che, u
na volta assorbiti dai tessuti del pesce, sono risentitetizzati in nuove proteine. Di questi aminoacidi 10 sono definiti “essenziali” in quanto indispensabili e devono essere forniti con la somministrazione proteica mentre i restanti 10, definiti “non essenziali” possono essere sintetizzati dalle koi da altre fonti. La carenza di uno qualsiasi di questi amminoacidi essenziali, od una quantità insufficiente di proteine ​​totali, si tradurrà in una riduzione della crescita e dei tassi di riproduzione, ed in un aumento della mortalità.

Le due maggiori classi di aminoacidi

Essenziali Non Essenziali
Arginina Alanina
Istidina Asparagina
Isoleucina acido Aspartico
Leucina Cistina
Lisina acido Glutammico
Glutammina Metionina
Fenilalanina Glicina
Treonina Prolina
Triptofano Serina
Valina Tirosina

In natura l’ingestione di proteine avviene sotto forma di fitoplancton, zooplancton, alghe, piante superiori, batteri, protozoi, crostacei, vermi, insetti e, talvolta, altri pesci. Nel laghetto le esigenze nutrizionali delle koi sono di solito soddisfatte alimentandole con mangimi commerciali in fiocco o pellettato. Alimenti preparati che purtroppo diminuiscono di valore nutrizionale nel corso del tempo, soprattutto se esposti all’aria, alla luce solare, all’umidità o a temperature elevate. Per essere sicuri di mantenere correttamente il mangime esso andrebbe conservato in contenitori ermetici e conservati a temperatura ambiente o refrigerata. Tutto il cibo conservato, una volta aperto il sacchetto, dovrebbe poi essere utilizzato entro un breve periodo per garantirne la freschezza.

Un buon integratore di proteine ​​può essere preparato in casa utilizzando come base le uova: sono al 100% nutrienti, contengono tutti e 10 gli aminoacidi essenziali, sono ad alto contenuto di lecitina e acido linoleico e, inoltre, contengono anche 22 importanti minerali. Spinaci o altre verdure a foglia verde possono poi essere aggiunti alle uova come fonte di vitamine A ed altre sostanze nutritive.

Le proteine ​​in eccesso, non necessarie per la crescita o la riproduzione, vengono utilizzate dalle koi come fonte di energia al posto dei grassi o dei carboidrati. Tuttavia, poiché le proteine contengono in ​​media il 16% di azoto, il prodotto finale del metabolismo proteico sarà ammoniaca (NH3), e una piccola quantità, meno del 2%, di urea (CO(NH2)2) che, passivamente rilasciata in acqua attraverso le branchie del pesce, possono portare a tossicità. Il metabolismo energetico non proteico invece non ne causa produzione così che i grassi e i carboidrati semplici aggiunti alla dieta hanno un effetto di risparmio e possono essere utilizzati per l’energia al posto delle proteine.

Fabbisogno nutrizionale : GRASSI

I grassi (lipidi) sono un altro nutriente necessario nella dieta, ma solo quelli insaturi (che hanno cioè un basso punto di fusione come l’olio) sono facilmente digeriti e utilizzati dalle koi. I grassi saturi (solidi) sono mal digeriti ed a una temperatura dell’acqua inferiore a 20 ° C possono solidificare e causare blocchi intestinali. Una koi in rapida crescita può utilizzare olio o carboidrati o proteine ​​come fonte primaria di energia; è per questo che i pesci giovani hanno bisogno di più grassi nella dieta di quanto non ne abbisognino i pesci adulti.

Inoltre sono una fonte di energia efficiente poiché sviluppano 9 chilocalorie (kcal) per grammo, mentre le proteine ​​e i carboidrati ne producono solo 4 (kcal/g) e durante la loro metabolizzazione, a differenza delle proteine, non si producono scorie pericolose per i pesci in quanto, pur producendosi anidride carbonica (CO2)come sottoprodotto, essa non risulta tossica per i pesci.

Negli alimenti somministrati alle koi, una percentuale di 10% di grassi nella dieta è ottimale per le giovani koi in rapida crescita, mentre è sufficiente il 7 – 8% di grassi per koi mature. L’eccesso di grassi può portare a lipidosi epatica (degenerazione grassa del fegato) o scolorire il colore bianco della pelle del koi, mentre una deficienza degli stessi, tra cui di acidi grassi essenziali, provocherebbe erosioni delle pinne, una crescita lenta e shock neuromuscolare.

Le vitamine liposolubili (A, D, E e K) non possono essere assorbite senza la presenza di grassi nella dieta in misura adeguata. Inoltre αi grassi sono utilizzati nella formazione di strutture cellulari e membrane e nella formazione di alcuni steroidi e altri ormoni. Due acidi grassi polinsaturi, l’acido α-linolenico (18:3 ω-3) [una catena di 18 atomi di carbonio con 3 doppi legami di cui il primo doppio legame è sul 3 carbonio di distanza dalla fine (omega ω) del gruppo metilenico] e linoleico (ω-18:02 6) sono essenziali per la crescita delle koi.

I grassi dovrebbero essere forniti nella misura dell’ 1% della dieta totale su base secca per cias
cuno degli acidi omega-3 (ω-3) e omega-6 (ω-6).

Gli acidi grassi insaturi ossidano facilmente e si irrancidiscono se esposti ad ossigeno, luce e calore. I metaboliti dell’ossidazione possono essere tossici per i pesci, Malattia Sekoke in koi si verifica quando ossidato (rancido) distruggono grasso alfa-tocoferolo in cibo, con deficienza di vitamina E. Conservare il cibo pesce in contenitori chiusi e lontano dalla luce del sole o di calore. Non utilizzare il cibo che è ammuffito o ha un odore rancido.

Fabbisogno nutrizionale : CARBOIDRATI

I carboidrati non sono una fonte importante di nutrienti per le koi, infatti, la maggior parte dei pesci non può utilizzare amidi complessi (polisaccaridi) mentre dei glucidi semplici (monosaccaridi) sono sì invece una fonte di energia prontamente digeribile, ma non sono disponibili nella maggior parte di diete naturali dei pesci.

L’aggiunta quindi di una piccola quantità di monosaccaridi o disaccaridi al cibo delle koi avrà come effetto primario un risparmio di utilizzo delle proteine per la produzione di energia, con benefici sicuri sulla qualità dell’acqua per effetto della minore ammoniaca prodotta dal metabolismo proteico. La digestione dei carboidrati produce anidride carbonica, acqua ed energia.

Nei vegetali e in piante superiori si possono trovare carboidrati complessi ma nonostante la microflora batterica presente nel tratto intestinale delle koi sia in grado di rompere alcuni, questi risultano il nutriente meno digeribile per i pesci. I carboidrati infatti sono solo per circa il 34% digeribili dalle koi, rispetto al 85-95% di digeribilità delle proteine ​​e dei grassi.

I carboidrati totali nella dieta dovrebbero essere il 25-40% del totale di cibo somministrato, includendo fibre indigeribili a non più della metà della quantità totale di carboidrati. La somministrazione di carboidrati in eccesso provoca l’immaganizzazione degli stessi nel fegato sotto forma di glicogeno o convertiti in grasso. Un alto contenuto di carboidrati è anche in grado di produrre la degenerazione delle cellule del fegato (lipidosi epatica).

Fabbisogno nutrizionale : VITAMINE

Le vitamine si dividono in due grandi gruppi, le idrosolubili e le liposolubili ed entrambe sono necessarie nella dieta delle koi.

Le vitamine idrosolubili del complesso B e C sono coenzimi utilizzati nel metabolismo cellulare ed una somministrazione costante di queste vitamine è indispensabile nella dieta in quanto non sono immagazzinabili nei tessuti del corpo. Viceversa le vitamine liposolubili, quelle dei complessi A, D, E, K possono essere metabolizzate ed immagazzinate nel fegato e in altri tessuti grassi corporei dopo l’ingestione. In questo in modo che le koi possono restare anche per lunghi periodi senza assimilare tali vitamine senza mostrarne i sintomi di una carenza.

Il primo segno di una generale carenza vitaminica è l’immediata riduzione dell’appetito delle koi, con conseguente scarsa crescita alla quale seguiranno, se tale alimentazione ipovitaminica dovesse continuare per alcune settimane, i sintomi specifici identificativi di una particolare carenza di vitamina.

La carenza di vitamina C (acido L-ascorbico) è un problema comune nelle koi; tale vitamina è necessaria per il metabolismo del collagene per le ossa e le articolazioni e la sua carenza provoca generalmente la curvatura della colonna vertebrale. Di solito è dovuta al decadimento della vitamina C immessa nel cibo industriale al momento della preparazione che può decadere negli alimenti nel breve periodo di 3-6 – mesi dopo l’elaborazione. Calore in eccesso ed esposizione all’aria ne accelerano il processo di decadimento.

Per ovviare a tale problema l’industria alimentare di qualità utilizza una nuova formulazione di vitamina C stabilizzata (L-ascorbile-2-polifosfato) che aumenta la durata di conservazione degli alimenti preparati fino a due anni. E’ comunque consigliabile utilizzare sempre, se possibile, forniture fresche di cibo per le nostre koi. Ulteriori dosi di vitamina C possono essere somministrate alle koi lasciando galleggiare fette d’arancia nel pond o immergendo brevemente i cibi pellettati nel succo d’arancia prima di alimentarle. Questa è l’unica vitamina “problematica” per il koi keeper in quanto carenze vitaminiche di altri complessi sono raramente osservate in presenza di diete commerciali bilanciate.

In Giappone, Koi alimentate con dieta, povera di vitamina E (alfa-tocoferolo), composta da pupe di baco da seta essiccate hanno sviluppato una condizione di diabete spontaneo chiamata malattia di Sekoke che è caratterizzata da una infiltrazione lipidica (grassi) dei reni, cataratta bilaterale e alterazioni degenerative nei muscoli estrinseci dell’occhio. Nella dieta l’aggiunta di DL-alfa-tocoferolo acetato (50 mg-100g alimentare) previene questa carenza in quanto questa forma di vitamina E è stabile durante la conservazione degli alimenti.

LE VITAMINE E MAGGIORI FUNZIONI DELLE STESSE

Idrosolubili Funzioni
Tiamina, B1 metabolismo dei carboidrati
Riboflavina, B2 trasferimento dell’idrogeno
Niacina, B3 (acido nicotinico) trasferimento dell’idrogeno
Piridossina, B6 metabolismo delle proteine
Acido Pantotenico, B5 metabolismo dei lipidi e dei carboidrati
Vitamina H (biotina) carbossilazione e decarbossilazione
Vitamina J (colina) struttura membrana cellulare, trasmissione segnali nervosi
Folacina (acido folico) metabolismo del carbonio
Cobalamina, B12 formazione globuli rossi
Vitamina C (acido L-ascorbico) fattore di coagulazione, sintesi del collagene
Inositolo componenete della membrana cellulare
Liposolubili
Vitamina A (retinolo) mantenimento del tessuto epiteliale, visione oculare
Vitamina D (colecalciferolo) calcificazione ossea, rilascio ormone tiroideo
Vitamina E (α-tocoferolo) antiossidante biologico
Vitamina K (2-metil-1,4-naftochinone) fattore di coagulazione

 

Dosaggi di vitamine essenziali e sintomi di carenza

VITAMINE

FABBISOGNO GIORNALIERO

SINTOMI

Idrosolubili mg/kg di Peso Corporeo
Tiamina, B1 0,15 – 0,20 mg/kg Congestione delle pinne, perdita del colore, segni neurologici
Riboflavina, B2 0,5 – 1,0 mg/kg Emorragie della pelle e delle pinne, bassa crescita, morte
Niacina, B3 (acido nicotinico) 3 – 7 mg/kg Emorragie della pelle, morte
Acido Pantotenico, B5 1,0 – 1,5 mg/kg Emoraggie della pelle, anemia, esoftalmo, iperplasia delle branchie
Piridossina, B6 0,2 – 0,4 mg/kg Disordini dei nervi, ascite
Cobalamina, B12 0,0005 – 0,0007 mg/kg Disordini ematologici
Vitamina H (biotina) 0,03 – 0,07 mg/kg Bassa crescita, anemia
Vitamina J (colina) 50 – 60 mg/kg Fegato grasso
Folacina (acido folico) 0,15 – 0,20 mg/kg Bassa crescita, anemia
Inositolo 18 – 20 mg/kg Lesioni della pelle, digestione povera
Vitamina C (acido L-ascorbico) 3 – 5 mg/kg Deformità spinale, emorragie, deformazione degli opercoli branchiali
Liposolubili
Vitamina A (retinolo) 100 IU/kg Emorragie, pallore, perdita visione, esoftalmo, opercolo abnorme
Vitamina D (colecalciferolo) 72 IU/kg Crescita stentata, deformità ossea
Vitamina E (α-tocoferolo) 1,0 IU/kg Distrofia muscolare, morte
Vitamina K (2-metil-1,4-naftochinone) 0,1 IU/kg Emorragie della pelle

Fabbisogno nutrizionale : MINERALI

Le Koi hanno esigenze minerali per vari scopi: formazione dei tessuti, osmoregolazione, emoglobina e altre funzioni metaboliche. Di questi minerali che sono necessari, 7 (macrominerali) lo sono in grande quantità (calcio, cloruro, magnesio, fosforo, potassio, sodio e zolfo) mentre 14 (microminerali) sono necessari solo in tracce (cromo, cobalto, rame, fluoro, iodio, ferro, manganese, molibdeno, nichel, selenio, silicio, stagno, vanadio e zinco). fabbisogno nutrizionale

La maggior parte dei minerali sono ottenuti direttamente dal cibo, sebbene alcuni ioni composti essenziali e non essenziali possono essere assorbiti dall’acqua attraverso le membrane branchiali: calcio, cloruro, cobalto, iodio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, sodio e zinco. Il resto deve essere fornita nel cibo.

Le carenze di minerali possono causare una moltitudine di sintomi tra cui: crescita stentata, anoressia, anemia, cataratta, e un aumento della mortalità, a seconda del minerale carente. E’ noto che il fosforo è il macrominerale più critico nelle diete delle koi perché c’è sempre poco fosforo nell’acqua dei nostri laghetti in quanto il fosforo escreto, influenzando l’eutrofizzazione delle acque, viene accuratamente e volutamente tenuto basso.

Fabbisogno nutrizionale : ACQUA

La maggior parte dei cibi commerciali preparati per le koi contengono circa il 9-10% di umidità, imballati. Gli alimenti con alto in contenuto d’acqua possono deteriorar
si più rapidamente e potrebbe essere necessario conservarli in frigorifero o addirittura congelati. I pesci d’acqua dolce non bevono l’acqua, in quanto sono costantemente in cerca di eliminare l’acqua in eccesso dai loro corpi; funzione primaria esercitata dai reni mentre l’eliminazione dei rifiuti avviene attraverso le branchie.

Fabbisogno nutrizionale : ADDITTIVI

I pigmenti non sono nutrienti, ma additivi utilizzati per migliorare i colori. I giapponesi chiamano la pratica di migliorare i colori delle Koi attraverso la dieta addittivata “Iroage”. A tal fine utilizzano pigmenti carotenoidi (che si trovano in alghe Spirulina, carote, mais, erba medica, peperoni, broccoli, e molte altre piante, e in gamberi e polline d’api) o come B-carotene e xantofille per esaltare il giallo o l’arancio. La paprika contiene capsantina che produce un colore rosso arancio. Crostacei come il krill, gamberetti e granchi contengono invece astantina. fabbisogno nutrizionale

Altri additivi alimentari includono agenti immunostimolanti capaci di proteggere le koi dalle infezioni di aereomonas koi.

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