osmoregolazione_logo

Osmoregolazione nelle Koi

L’ Osmoregolazione è un processo non semplice per le Koi in quanto, come tutti i pesci d’acqua dolce, hanno i fluidi del corpo che sono ipertonici rispetto al loro ambiente.

Cioè presentano un contenuto di sale superiore all’acqua in cui esse normalmente vivono.

I due principali problemi osmotici ed elettrolitici delle Koi sono quindi  l’eliminazione di acqua in eccesso ed il mantenimento di una adeguata concentrazione di sale all’interno dei loro corpi.

Per meglio comprendere queste funzioni delle nostre koi dobbiamo necessariamente rivedere i concetti di diffusione ed osmosi: la diffusione è il movimento di molecole da una concentrazione superiore a una concentrazione inferiore mentre l’osmosi è il passaggio di un solvente attraverso una membrana semipermeabile da una maggiore concentrazione del solvente ad una concentrazione minore del solvente che, nel nostro caso, è l’acqua.

Osmosi e Osmosi inversaLa pressione necessaria alla ‘migrazione’ da un lato all’altro della membrana semipermeabile è denominata pressione osmotica.

Se la membrana è anche un pò permeabile a determinate sostanze disciolte (come lo sono la maggior parte dei tessuti viventi), l’acqua si muoverà in una direzione e la sostanza disciolta si sposterà nell’altra.

Questo processo, chiamato osmoregolazione, viene così definito in fisiologia: L’osmoregolazione è la regolazione attiva della pressione osmotica nei fluidi interni di un organismo vivente, per impedire che diventino troppo diluiti o troppo concentrati; è uno dei meccanismi fisiologici che contribuiscono al mantenimento dell’omeostasi.

L’acqua in eccesso viene espulsa sotto forma di urina che nei pesci può arrivare ad una produzione pari o più del 20% del loro peso corporeo ogni giorno (ciò a fronte di vertebrati terrestri che ne producono fino ad un massimo giornaliero del 1,5% del loro peso corporeo).

L’urina dei pesci d’acqua dolce è molto diluita essendo principalmente acqua, in quanto gran parte dei materiali disciolti in essa sono riassorbiti nel sangue del pesce prima di lasciare il sistema caudale renale.

Salvo danneggiamenti della pelle, gran parte della superficie del koi è relativamente impermeabile all’acqua e la maggioranza di assorbimento avviene attraverso le branchie e le superfici delle cavità interne che sono a contatto con l’acqua come, ad esempio, gli intestini.

La maggior parte dell’acqua assunta attraverso le branchie avviene in congiunzione con lo scambio o il trasporto di ioni.Schema osmoregolazione

Esiste un certo disaccordo tra gli esperti su come tutto accada ma ciò che sembra essere acclarato è che, per effetto dell’osmoregolazione, ioni di sodio e di cloruro passino dall’acqua nel sangue attraverso le branchie mentre l’idrogeno e gli ioni bicarbonato (che trasportano l’eccesso di CO2) vengono escreti nell’acqua circostante.

Poiché le koi sono ipertoniche rispetto al loro ambiente normale, mantenere l’osmoregolazione richiede una grande quantità di energia metabolica (sotto forma di adenosina trifosfato o ATP).

Ciò significa che anche quando la koi è a riposo, essa utilizza energia per mantenere il bilanciamento tra l’acqua e i sali (insieme ad altre funzioni come la respirazione e la digestione); di conseguenza, tutto ciò che aumenta la domanda di osmoregolazione, può essere dannoso per il pesce, soprattutto in concomitanza di altri problemi come, per esempio, un attacco da parte di agenti patogeni.

E’ quindi relativamente facile comprendere come l’aggiunta di sale all’acqua possa facilitare la domanda di energia di un pesce malato, permettendogli così di dirottare l’energia conservata a combattere meglio gli agenti patogeni e/o a riparare i danni del suo corpo.

Bibliografia utilizzata: Anatomy and Physiology” by Richard J. Strange – pubblicato su ” Foundamentals of Ornamenthal Fish Health” ;  Koi Medicine” di Lance Jepson ; Fisiologia Veterinaria”  di  Maria Giovanna Clement

 

Copyright 2020 @ La Gazzetta delle Koi - Sito realizzato da Follie Web Design