Shusui

La parola Shusui in giapponese significa “azzurro cielo autunnale“.  Questa eccezionale varietà  nasce nel 1912 incrociando una Asagi-Taisho con una Doitsu. Kichigoro Akiyama San, ha creato questa eccezionale varietà nel 1912 incrociando una Asagi-Taisho con una Doitsu.

Il risultato è stato una Koi Doitsu che presenta una fila di grandi scaglie, nere o blu, lungo la sua cresta dorsale. Essendo quindi la versione doitsu delle Asagi, la maggior parte dei punti di caratterizzazione di queste ultime si applicano anche alle Shusui.

Caratteristiche e standard delle Shusui:

SHUSUI
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La caratteristica delle Shusui è presentare un chiaro colore di fondo blu su cui si inseriscono una linea di grandi dimensioni di squame blu scuro disposte in modo ordinato con un modello Hi complementare.

Le Doitsugoi e specialmente le Shusui rappresentarono un’importante fusione di diversità genetica che introduceo un grande potenziale di dimensione genetica con una più robusta forma del corpo che ha migliorato il

precedente tipo di conformazione più sottile e selvaggio delle Magoi.

Colore:

Il colore ottimale di fondo dovrebbe essere un blu che ricorda un “cielo autunnale”, nei suoi toni del blu oltremare o il blu reale. La testa è di un colore azzurro pallido o, spesso, anche bianco.

Le squame dorsali blu devono presentarsi in una fila ininterrotta dal collo alla coda e sdoppiarsi ai lati della pinna dorsale senza interruzioni ed incurvature.

L’intensità del blu di queste squame è influenzato dalla durezza dell’acqua che, se elevata, porta il colore a tonalità più marcate e quasi nere. Né la testa né schiena possono avere macchie o sfocature.

Scaglie nere o grigio guadagneranno demeriti. Singole o gruppi di squame superflue (Muda-Goke) che appaiono tra la linea laterale e la disposizione dorsale abbassano il valore della Shusui.

Grande enfasi è posta su queste file di squame e sulla loro organizzazione (disposizione + forma + colore) che in uno standard di perfezione dovrebbero essere simili in dimensioni, forma e colore e disposti in file ordinate e senza lacune.

La linea laterale e la pancia sono bianche. L’Hi è lo stesso rosso fuoco delle Asagi, limitato al mento, guance e sull’addome (eccetto che in Hi-Shusui e Hana-Shusui), con un modello simmetrico sulle guance e fianchi. L’ Hi si dispone anche in vista sulla base delle pinne pettorali (Shusui-Bire), dando a queste Koi un aspetto fiammeggiante. Le prime versioni di Shusui avevano poco o nessun rosso ed erano per lo più di colore bluastro soprattutto sul dorso; a partire dal 1930, il modello di Hi è stato introdotto come nell’Asagi e da quel momento in avanti tutte le Shusui hanno il loro tipico modello rosso laterale simile a quello che vediamo oggi.

Talvolta l’Hi può essere sostituito dal colore giallo.

Gli occhi sono blu nero, bianchi o in tinta con il colore dei fianchi purché simmetrici.

Occasionalmente si possono vedere delle Shusui metalliche; se hanno un modello laterale di rosso metallico sono chiamati Kinsui. Se nessun Hi è presente queste Koi sono dette Ginsui.

Evoluzione e scelta della Koi:

L’acquisto di un giovane esemplare di Shusui con un buon potenziale futuro è molto difficile.

E’ più sicuro acquistare una Shusui quando ha due o tre anni, perché è molto più facile determinarne il potenziale di sviluppo in questa fase.

Si consiglia di scegliere una Shusui con una buona conformazione del corpo e una disposizione ordinata delle squame dorsali e ben organizzate. Si dovrebbe evitare una Shusui con scaglie disallineate e numerose.

Se si desidera una luce di colore blu sulla parte posteriore con la testa pulita senza macchia bisogna evitare Tosai Shusui che già appaiono scure in quanto questa varietà tende a continuare a scurirsi nel tempo.

E’ opportuno ricercare un modello attraente di Hi laterale, simmetrico e ben delineato, evitando Shusui con un molteplici piccole macchie rosse distribuite sul corpo in quanto ciò potrebbe indicare un Hi meno acceso e maggiormente sparso a Koi adulta.

Tipologia di squamatura Doitsu:

Kagamigoi (pronunciato Kah’ ga mee’ goi) : carpe a scaletta. Chiamata anche una carpa specchio in occidente. Indica grandi file di squame lungo la schiena e lungo i lati assomiglianti a una scala che corrono lungo ogni lato della pinna dorsale e lungo la linea laterale del lato della Koi. La carpa a specchio è considerata il tipo più raffinato e prezioso doitsugoi. Tanto più è organizzato e simmetrico il modello e le squame sono grandi, tanto fanno apparire più desiderabile la doitsugoi. Squame mancanti o disallineati sono indesiderabili e distraggono dalla bellezza di questi tipi di Koi.

Kawagoi :carpa cuoio. Koi completamente senza squame o con solo una breve fila di piccole scaglie ai lati della pinna dorsale. Questo tipo di doitsugoi è considerato meno completa a causa della mancanza di una fila ininterrotta di squame lungo la schiena ed è classificato, nei Koi Show, inferiore ad analoga qualità Kagamigoi .

Yoroigoi (carpa blindata) hanno squame molto grandi o una miscela di piccole e grandi sparse su gran parte del loro corpo. Questo tipo di doitsugoi è considerato non raffinato e il meno desiderabile. Koi con questo tipo di squamatura non sono considerati idonei a mostrare qualità, indipendentemente da loro altri attributi.

Variazioni:

Hana Sushui Koi che presenta pancia e linea laterale di colore bianco. Il modello di Hi sale dalla pancia fino alla linea laterale mentre una seconda linea di Hi corre tra la laterale e le linee dorsali disegnando macchie con forme floreali.
Hi Sushui Il rosso dell’addome si estende verso l’alto a coprire tutta la schiena. La pancia è bianca e la testa ed il dorso sono color ghiaccio.
Ki Sushui Una Sushui ove il rosso è sostituito dal giallo con il blu sulla schiena.
Pearl Shusui Koi molto rara. E’ una Sushui che al posto di presentare le squame del dorso di un colore blu a specchio, le mostra di color madreperla con Fukurin.

 

Bibliografia: The Cult of the Koi M. Tamadachi ; The essential book of Koi Brewster, Hickling, Holmes, Fletcher, Martin & Pitham ; The ultimate Koi N. Fletcher ; Le carpe Koi Sarah Zambrino

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