Girovagando per internet, ho trovato questo articolo che mostra i risultati di un esperimento condotto da una americana sulla tolleranza al sale di una quantità abbastanza varia di piante acquatiche.tolleranza al sale
Capita spesso di avere un laghetto con delle Koi attaccate da alcuni ectoparassiti e la maggior parte degli hobbisti sà ormai che il semplice sale da cucina è la soluzione meno costosa, ma anche più efficace contro questi microbi.
La Koi può quindi essere immersa in un bagno di sale a percentuali diverse 1-3 % ma un problema sorge se il laghetto è anche piantumato, dato che le piante tollerano minime presenze di sale nell’acqua.tolleranza al sale
TEST TOLLERANZA AL SALE
La prova della tolleranza delle piante al sale è stata eseguita in un periodo di 6 settimane. Il test è stato eseguito due volte per garantirne la validità. Piante sane, attivamente in crescita sono state poste in una vasca di 1800 litri.
E’ stata aggiunta l’aerazione per assicurarsi che il sale fosse distribuito uniformemente in tutta la vasca. Il sale è stato misurato una volta alla settimana utilizzando un rifrattometro e “La Motte Kit Test” per la salinità.
Ogni pianta è stata fisicamente rimossa dalla vasca e ispezionata prima che fosse aggiunto il livello successivo di sale. E’ stata aggiunta acqua a compensare l’evaporazione e successivamente adattata la salinità con quella al momento presente nella vasca. Ogni 2 settimane la percentuale di sale veniva incrementata dello 0,1%.tolleranza al sale
Lo scopo del test era di vedere quali piante fossero più suscettibili al sale creando una tabella specifica per la tolleranza delle specie esaminate in quanto molti hobbisti fanno abitualmente uso di sale nel laghetto per la salute generale delle Koi.
La lettera “M” in ogni casella rappresenta il livello di sale al quale la pianta è morta. Il livello del sale è stato aumentato ogni 2 settimane, perché in genere è l’arco di tempo che si usa per indurre una guarigione in pesci affetti da parassiti. (Test eseguito da Bonnie Hale – Newton North Carolina)
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Risulta abbastanza evidente come il sale per la cura delle Koi in un laghetto che abbia anche alcune piante a dimora sia per lo più pericoloso per quest’ultime già a valori di 0,3%, con range variabili da 0,1% (sensibilità assoluta) a 0,6% (discreta tolleranza).
Dato che la cura delle Koi inizia da un minimo di 0,3 fino al 1% e oltre, si evince che sia rischioso l’uso del sale nel laghetto piantumato.