Asagi

Asagi

L’ Asagi rappresenta fra le Koi uno dei capostipiti delle odierne varietà, risalendo la sua comparsa ad almeno 160 anni fà. E’ quindi una delle più vecchie varietà fra le Koi.

ASAGI
Best in Asagi: 44th All Japan Koi Show 2013

Essa origina da una mutazione del ceppo Magoi e la sua comparsa risale ad almeno 160 anni fà e rappresenta uno dei capostipiti delle odierne varietà.

Da questa Koi nera apparve una variante che presentava scaglie blu delimitate da un blu più chiaro o dal bianco formanti una rete a copertura dell’intera zona dorsale.

Questi esemplari poi, sono stati incrociati con Kohaku dando origine alle attuali Asagi.

 Caratteristiche e standard ASAGI:

Vista dall’alto si può notare una zona dorsale, che si estende dalla coda ad un punto appena prima delle aperture branchiali caratterizzato da un disegno reticolato di scaglie delimitate da un colore molto più chiaro, quasi una luce azzurra.

La testa deve essere bianco puro o grigio ghiaccio, condizione questa purtroppo molto rara, perché per la maggior parte è facile intravedere la struttura ossea sotto una sottile pelle, o la presenza di Sumi scuro in latenza sotto lo strato esterno. Questi elementi tendono a dare una sorta di sporcatura alla testa. A volte si può vedere la testa di un colore giallo-marrone; caratteristica molto comune che deprezza il pesce.

Buone Asagi hanno un fukurin luminoso (bordi), con la creazione di un modello estetico a maglia chiara.

La pelle deve essere chiara, pulita, lucente e squamata ( la versione senza squame è la Shusui )

Colore:

Le Asagi hanno squame allineate con precisione su file, con bilanciamenti regolari d’azzurro, inserite su una pelle del medesimo colore e orlate di un bordo blu che ne determina un effetto visivo reticolato.

Le squame creano così un modello di maglia con bordi luminosi (fukurin) mentre non ci sono squame sulla testa. Più questo effetto è evidente e maggiore è il pregio assunto dal soggetto.

Il colore di base varia dal blu oltremare scuro al blu molto chiaro e, a prescindere dal colore, esso deve apparire luminoso, chiaro e uniforme. Il colore di un Asagi è completato con un Hi, che deve essere brillante, rosso fuoco, presente con marcature simmetriche sulle guance (Fa-Hi), spesso con macchie bianche. Sul corpo (Hara-Hi) il rosso deve preferibilmente trovarsi al di sotto della linea laterale e non sovrapporsi con le scaglie blu.

La colorazione blu varia in funzione della luce e della temperatura dell’ambiente (nelle acque più fredde, le Asagi tendono a diventare molto scure, addirittura nere), ma un blu più chiaro è preferito. Il modello di colorazione della squama è distinta: scuro blu al centro, blu più chiaro ai bordi.

Le pinne pettorali possono avere anche delle macchie o striature di rosso (Motoguru) purchè siano simmetriche. Gli occhi possono essere blu, nero, rossi o bianchi con o senza intrusioni di nero e possibilmente simmetrici.

Evoluzione e scelta della Koi:

Sono da evitare le Koi con cicatrici sul reticolo (che potrebbero non guarire correttamente) o con squame mancanti (che richiederebbero molto tempo per rigenerarsi e potrebbero non avere la stessa tonalità di colore). Inoltre nelle Asagi l’ Hì aumenta anno dopo anno, perciò la selezione di una Tosai con un piccolo motivo di Hi confinato al basso ventre è da preferirsi.

Se però l’ Hi in una Tosai si presenta troppo dominante (fronte alta sui fianchi), esso potrebbe indicare una sua successiva diffusione oltre i limiti desiderati, anche trasformando l’ Asagi in una Aka-Matsuba. Le macchie di Hi sulla testa che si diffondono oltre l’occhio e verso il centro della testa, e quelle lungo la guancia che creano un sgraziato effetto “barba piena”, sono da evitare.

Variazioni:

Konjo Asagi Questa Koi è la forma più scura della Asagi e nella sua forma estrema avrebbe dovuto chiamarsi nero. Non è particolarmente apprezzata
Narumi Asagi Questa Koi presenta una tonalità più chiara di blu, con scaglie dove il centro è blu scuro e si schiarisce ai bordi. Il nome deriviva dalla città di Narumi dove si produce un tessuto la cui trama è simile al modello delle Asagi. Questa è la forma più comunemente osservata nelle Koi ed è molto interessante.
Mizu Asagi Questa Koi rappresenta la più chiara delle asagi ove la tonalità è la più leggera degli azzurri. Talvolta viene indicata sotto il nome di Akebi-Asagi. Alcune di queste Koi possono presentare velate marcature Hi sul lato, guadagnadosi così l’appellativo di “Okame” che significa “donna dalla faccia di luna
Asagi Sanke In questa Koi il modello Asagi è combinato con le marcature Hi della Sanke che appaiono sulla testa e nella parte superiore dell’addome. Il basso addome deve essere bianco puro. E’ una Koi rara e molto costosa. A volte è possibile osservare Asagi con un patch circolare di Hi sulla testa ma senza essere classificabile come Tancho Asagi in quanto avrà sicuramente dell’Hi sulle pinne.
Taki Asagi Una striscia bianca separa l’Hi sull’addome dal retro blu. A volte viene descritta come “Waterfall Asagi” perchè la linea di demarcazione bianca assomiglia a una cascata. Si tratta di una forma apprezzata ma non è comune.

Bibliografia: The Cult of the Koi M. Tamadachi ; The essential book of Koi Brewster, Hickling, Holmes, Fletcher, Martin & Pitham ; The ultimate Koi N. Fletcher ; Le carpe Koi Sarah Zambrino

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